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Apprendimento Linguistico e oltre: Dal Linguaggio all’elaborazione dell’Informazione, Jeanne C Defazio, 9781533363893

Description

Quando si deve apprendere una nuova lingua, si parla di “metodi di apprendimento”. Questo pu essere corretto. Tuttavia, una cosa manca, in tutto questo: la definizione chiara di qualche obiettivo. Supponiamo, ad esempio, di dovere fare un’escursione: prima di preparare l’equipaggiamento dobbiamo sapere dove dovremo andare. Se, infatti, dobbiamo, ad esempio recarci sul Monte Rosa, l’equipaggiamento sar completamente differente rispetto a quello che dovremo portare con noi per una gita su un comodo sentiero a ridosso del Lago di Como. Questo appare ovvio: eppure, nell’apprendimento linguistico, il “grande assente” proprio un obiettivo chiaro da raggiungere. Si parla di “imparare un’altra lingua”, ma non si capisce a cosa dobbiamo giungere. Sovente, il conoscere una lingua viene associato a conoscerne delle strutture, e all’usarle correttamente. Questo uno dei problemi che si ritrova in maniera, direi, consistente, soprattutto nella Scuola Italiana: il parlare bene definito come conoscenza teorica di strutture, che permettono di costruire frasi. Si fanno, quindi, sovente, acquisire regole, e con quelle si costruiscono frasi. Tuttavia, dopo aver lavorato in questo modo per anni, la persona non riesce a parlare praticamente se non in maniera stentata. E la comprensione del linguaggio parlato praticamente nulla. Allora, forse, quello che occorre fare ridefinire degli obiettivi in maniera chiara e precisa. Al contempo, cercando di comprendere come la mente crea modelli. Ritengo, infatti, che il metodo per raggiungere una cosa sia quasi secondario all stabilire degli obiettivi ben precisi. Sappiamo bene, infatti, che, una volta creata una connessione a livello mentale tra noi e l’obiettivo che vogliamo raggiungere, il metodo ci porter di conseguenza a quell’obiettivo. Il lavoro che propongo in questo libro va in quella direzione: si fissano chiaramente degli obiettivi. Di pi si “mentalizzano”, si cerca di penetrarli in profondit. A questo punto, il metodo sar quasi una logica conseguenza di quanto fissato e stabilito. E sorger, per cos dire, in maniera quasi automatica. Ovviamente, tutto questo richieder un lavoro. Si tratta, infatti, di un metodo “operativo”, non di qualcosa di semplice lettura. Quindi, se si vuole provare ad approcciare il metodo proposto in modo che fornisca qualche frutto, occorrer dedicarci un po’ di tempo, quotidianamente, per svolgere gli esercizi proposti. Ma nel libro c’ anche un “oltre”. L’oltre proprio dovuto al tentativo di superare il linguaggio stesso, cercando di capire come la mente elabora e modellizza l’informazione, creando strutture linguistiche. Sino ad arrivare a cercare di rispondere ad una domanda: possibile un “pensiero senza parole”, oppure la parola e il pensiero sono strettamente collegati? La risposta a questo potrebbe riportarci indietro, almeno ipoteticamente, ad una condizione “pre linguistica”, in cui il pensiero avveniva senza parole. Cercando di intuire come questo modo di pensare potrebbe essere. Di fatto, come anche precisato nella Prefazione, si tratta di due libri in uno. Che trovano, per, un punto di raccordo proprio nel tentativo di comprendere come la mente elabora strutture e modelli di pensiero, e come a questi associa parole di un linguaggio. Forse, questo potrebbe aprirci la porta all’apprendimento e alla comprensione di qualsiasi lingua. Scoprendo che l’inconscio, verosimilmente, contiene tutte le lingue possibili. Questo , credo, l'”oltre” di cui il titolo parla. Credo, comunque, che gi il raggiungere un buon livello di apprendimento linguistico possa essere ritenuto un buon risultato. Comprendendo come operare, e cosa si vuole raggiungere. E aprendo la strada ad un nuovo modo di comprendere ed elaborare.

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